Flussi di volumi dinamici........anticipano i movimenti dei prezzi

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La letteratura in materia di analisi tecnica è quasi esclusivamente dedicata all'analisi dei prezzi in quanto storicamente non esistevano analisi fatte sui volumi se non per il semplice volume aggregato di fine giornata o volume aggregato della singola candela se osservato su barre intraday (solo dopo il 1992).
Nel 1992 con l'avvento del mercato telematico, le regole sono cambiate ed i paradigmi nonché le variabili disponibili per poter analizzare il mercato nella sua interezza, sono diventate decisamente più complete e significative. L'analisi tecnica però non si è evoluta di pari passo con l'avvento del flusso telematico in tempo reale ed ha continuato ad utilizzare metodologie e paradigmi sfruttati fino ad allora per le analisi fondate su candele daily end of day, nella migliore delle ipotesi si è fatto un piccolissimo passo avanti semplicemente analizzando candele a minuti e non più solo daily.
Questo però è dovuto ad un semplice limite umano che con difficoltà riesce a cogliere sin da subito le potenzialità dovute alle evoluzioni tecnologiche e con ancor più grande difficoltà riesce ad abbandonare le metodologie utilizzate fino ad allora per evolverle o ricreare nuove logiche che permettano di sfruttare in pieno le nuove potenzialità date dalla tecnologia. Spesso in casi simili, si creano addirittura correnti di pensiero volte a sminuire e screditare le "novità" semplicemente perché la stragrande maggioranza con difficoltà riesce ad adattarsi al "NUOVO" più efficiente, migliore, ma per naturale evoluzione......"diverso"......... e come sempre accade, "L'UOMO" tende a guardare in malo modo tutto ciò che è "diverso".
Diverso però non significa migliore o peggiore, ma semplicemente differente dal comune e quindi se poco comune, significa anche poco condiviso e spesso capito poco o male.
Einstein con grande difficoltà e solo dopo svariati anni dalla sua scoperta riuscì a far comprendere alla comunità scientifica la valenza della teoria della relatività, teoria che oggi viene considerata la maggior scoperta di sempre in campo scientifico.
Copernico e Galileo sono altri esempi simili, come anche Leonardo da Vinci, Nikola Tesla o lo stesso Cristoforo Colombo che con grande difficoltà riuscì a trovare chi finanziasse la sua missione "visionaria", e ancora tanti altri nella storia.
Semplicemente "L'UOMO" per sua "ignoranza" e "pigrizia" tende a demonizzare il nuovo perché non lo comprende.
Ecco quindi che dal 1992 il mercato mette a disposizione dell'osservatore una variabile prima non disponibile, ovvero il volume del singolo scambio e lo separa tra scambio/volume in acquisto e scambio/volume in vendita permettendo una marcata evoluzione nell'analisi del mercato stesso se si è in grado di mettere tale informazione all'interno di un contesto ed una metodologia di analisi efficiente e più innovativa, fondata su variabili e logiche differenti dalle logiche passate e soprattutto che sfrutta informazioni puntuali e rilevate in modo assai preciso.
Ecco quindi che si crea un nuovo modo di fare analisi, un'analisi fatta direttamente sui volumi, ma non identificandoli in modo statico ed aggregato come si richiede per l'analisi del Volume Profile, ma fatta in modo dinamico, su strumenti di rilevazione dinamici, come dinamico è il mercato stesso.
Ecco quindi che, come si fa con l'analisi tecnica "tradizionale" basata sul prezzo in cui identifichiamo supporti e resistenze di prezzo, Testa e spalle, Flag, Pennant, canali ecc.....allo stesso modo possiamo rilevare sulla stessa base logica come supporti e resistenze di volume (veri supporti e resistenze di volume), fatte su un indicatore di volume dinamico, ci permetta di identificare anche supporti e resistenze dinamiche di volume, quindi trend line di volume, testa e spalle fatti su indicatori di volume, canali, flag ecc.... disegnati su indicatore di volume..........un indicatore dinamico, che misura le dinamiche dei flussi di denaro, come dinamico è il mercato nella sua evoluzione di formazione dei prezzi.
Questo per un motivo molto semplice che è alla base del primario concetto di economia, ovvero la dinamica "domanda - offerta" che muove i prezzi, così come è il denaro la forza motrice dei prezzi di borsa. Se analizzo dove vanno i soldi (Volumi), posso dedurre dove andranno i prezzi spinti da quei soldi (volumi). Ecco dunque che le dinamiche dei flussi monetari, con le loro spinte, i loro impulsi e le loro tempistiche, se analizzate in modo corretto ed adeguato permettono di identificare con un certo margine di anticipo dove quelle forze esercitate dal denaro (volumi), spingeranno i prezzi.
E' fondamentale quindi non dimenticare che in economia una cosa acquista valore perché molti la vogliono e quindi dimostrano di avere un crescente interesse in quella cosa (manifestazione di interesse) che come conseguenza di ciò aumenta di valore e non viceversa, ovvero che una cosa per il fatto di possedere un elevato valore (costa di più) allora tutti la vogliono. L'uomo non desidera acquistare una cosa che costa tanto ( in questo caso, se così fosse parleremmo di voler possedere uno "STATUS" e non di fare un AFFARE), ma desidera acquistare una cosa che è di grande interesse e che tutti vogliono e che quindi per diretta conseguenza di ciò, acquista di valore. Un diamante è prezioso non perché costa tanto, ma perché è raro, difficile da trovare e quindi essendocene pochi, tutti vogliono quel bene raro che quindi si è disposti a pagare in misura crescente e quindi acquista di valore.
Ecco dunque che la dinamica del denaro (volume) viene prima del prezzo il cui valore è la diretta conseguenza di quella dinamica.
Pertanto le dinamiche dei volumi sono le anticipatrici delle dinamiche dei prezzi che risultano quindi essere la naturale conseguenza delle dinamiche di volume, e le analisi sulle dinamiche dei volumi "DEVONO" essere effettuate su strumenti dinamici che colgano la peculiarità di tali dinamiche differenziando le forze degli acquisti dalle forze delle vendite e non su strumenti di analisi statici come i Volume profile che misura solo i livelli dove ci sono volumi passati, statici e non differenziati tra volumi di acquisti e volumi di vendita, ma semplicemente volumi totali aggregati.
Dire che su un certo livello sono passati 1000 contratti totali è molto diverso dal dire che su quello stesso livello sono passati 1000 contratti di cui 800 in acquisto e solo 200 in vendita............le informazioni fornite dalla seconda metodologia di analisi sono decisamente più complete e significative e mi permettono di sapere all'istante quale forza è prevalsa in quei 1000 contratti sviluppati a quel determinato livello, permettendomi di sapere con precisione immediata quale forza/direzione esercita la spinta primaria.
(clicca sulle immagini per ingrandirle)





E' evidente in queste due immagini molto semplici e basiche ma significative, come l'indicatore del flusso di volume (linea blu) anticipasse sia la salita dei prezzi iniziale, che la discesa dei prezzi in secondo momento. Si evidenzi anche nel dettaglio, come i prezzi reagiscano in ritardo rispetto ai movimenti di volume................il motivo ?
SEMPLICE !!! ...........i prezzi sono la diretta e naturale conseguenza di dove finiscono i soldi (volumi) e per il principio sopra descritto, i soldi muovono i prezzi.
Provate a fare questa analisi, puntuale nella tempistica, nella quantità di volumi spostati e nella direzione dei volumi stessi con i Volume Profile !!!!
Il massimo che riuscireste a fare con i Volume Profile sono "deduzioni approssimative" per il semplice fatto che sono protocolli ideati circa 30 anni fa per "dedurre" verso dove probabilmente si muoveranno i prezzi in funzione di ipotesi e figure non più valide e chiaramente smentite da qualsiasi testo di statistica in cui si parli di sbilanciamenti e indice di "Skewness".
Come più volte ho ribadito in diverse occasioni e sedi, la scienza è tale perché è replicabile in modo oggettivo da chiunque la applichi ed è comprovata da equazioni certe e dimostrate. Una scienza non diventa tale perché utilizzata da tanti in modo non corretto e quindi acquista carattere di "autoreferenziazione" e di veridicità. In questo caso diventa una "usanza" che lascia il tempo che trova se si valuta la sua affidabilità in quanto non si può definire in quanti la "usano".


Un saluto a tutti
Gianluca