Volumi Up-Down .......indicano chi prevale come forza di spinta

Personalmente ritengo (questo il mio personale punto di vista) che i Volumi non debbano essere tralasciati nelle analisi del mercato in quanto i volumi rappresentano la forza motrice dei prezzi, senza i soldi (Volumi) e la "manifestazione di interesse" di ciascun operatore, i prezzi non si muoverebbero di un singolo tick, quindi è evidente che i soldi sono quello che spingono il prezzo in una direzione o nell'altra e qui credo che non ci sia nulla di nuovo. Il volume (soldi - denaro) rappresentano la causa ed il movimento del prezzo l'effetto di quella causa/forza, così come i giri del motore di un auto (la forza) rappresentano il motivo per cui le ruote dell'auto girano (effetto).

Ora però quello che io personalmente ritengo utile fare alla luce delle nuove potenze di calcolo offerte dalle moderne piattaforme disponibili a chiunque (Multicharts, Investor RT, Market Delta, Ninjatrader, CQG, Trading Technologies, Sierra Chart e tante altre ancora probabilmente anche a me sconosciute) unite con un flusso dati di qualità il più prossimo possibile al flusso dati con cui le borse inviano i dati secondo i loro protocolli (FIX Fast 2.0 CME - Eurex Release 13.0 ) è effettuare una analisi dei volumi in modo puntuale e non "sommario" come invece spesso è stato fatto fino ad ora o come altri continuano a fare ancora oggi, spacciandolo per analisi di qualità e di grande potenza ed efficacia.
Mi riferisco al fatto di analizzare i volumi NON come VOLUMI TOTALI, ma come Volumi divisi e separati tra VOLUMI sviluppati in acquisto e VOLUMI sviluppati in vendita, differenziando le due componenti e quindi le due dinamiche.
Ciò che infatti tutti facciamo durante le nostre analisi consiste nel riuscire a distinguere quale forza prevalga sul mercato, se la forza dei compratori così da seguirli nei rialzi o la forza dei venditori per seguirli nei ribassi e quindi visto che la forza viene espressa dalla massa di denaro e quindi dai soldi, significa che tale forza viene espressa dai Volumi, pertanto volumi in acquisto e volumi in vendita.
Ecco quindi che oggi giorno viste le capacità di calcolo possibili grazie a queste moderne e sofisticate piattaforme utilizzabili da chiunque lo voglia (basta cercare con Google e troverete decine di risultati specie in lingua inglese), possiamo monitorare le dinamiche di queste due forze separatamente e misurare costantemente se prevalgono le forze espresse dai compratori piuttosto che le forze espresse dai venditori.
A mio personale parere, oggi giorno proprio perché possiamo tutti disporre di queste potenze di calcolo, risulta "sommario" ed approssimativo analizzare i volumi intesi in modo totale, considerando insieme in un unico dato i volumi dei compratori con i volumi dei venditori. I volumi totali ci indicano solamente se c'è stata una partecipazione corale nel mercato e non ci indicano affatto la dinamica che compone quella partecipazione.
Dire che il mercato in un determinato lasso di tempo ha sviluppato 1000 contratti/volumi, risulta sommario e ben diverso dal dire che su 1000 contratti/volumi, 800 di questi erano in acquisto e 200 di questi in vendita, permettendoci di evidenziare la composizione dettagliata di quei 1000 volumi ed evidenziando in questo caso che la forza in acquisto è prevalente sulla forza in vendita e quindi dedurre che con grande probabilità prevarranno i rialzi supportati dai prevalenti acquisti.
Ecco dunque che possiamo oggi monitorare e misurare quale forza prevalga sul mercato e con che intensità tale forza viene esercitata.
Ricordate che è fuor di dubbio che anche i grossi investitori istituzionali per guadagnare, sono obbligati a mettere i soldi nel mercato e quindi è possibile monitorare e misurare le dinamiche che si sviluppano nel mercato se lo si osserva con un pò più di attenzione e con strumenti adeguati alle attuali dinamiche di mercato.

Sicuramente qualcuno non sarà d'accordo con questa visione e se ne uscirà con la solita storia che sono tutte stupidaggini e che basta solo il prezzo ecc.... Bene ognuno è libero di farsi la propria idea in merito ed è libero di credere ciò che ritiene più interessante e meritevole per le sue analisi.
Faccio solo notare questa cosa con una analogia.
Una volta per andare da Roma a Milano ci volevano giorni se non settimane di cammino e se si era fortunati, si faceva il viaggio "in groppa ad un somaro" per risparmiare energie. Oggi la stessa tratta si effettua in circa 4 ore di treno ad alta velocità e si è arrivati.
Entrambe le modalità arrivano comunque a Milano.........ma direi che la differenza, la comodità e l'efficienza di viaggio di oggi è enorme rispetto a ieri.
Ecco dunque che le dinamiche dei volumi alla luce delle moderne tecnologie acquistano una rilevanza differente se analizzate nel corretto modo ed il fatto che inizialmente i Volumi fossero analizzati seguendo i protocolli del Market/Volume Profile (primo modello di analisi dei volumi - il viaggio "in groppa al somaro" del nostro esempio), non significa che ancora oggi quegli stessi protocolli siano ancora validi e sicuramente oggi non sono di certo il miglior modo per analizzare i volumi in modo efficiente e soprattutto dinamico come è logico che sia fatto, anche se è ancora fattibile farlo, come d'altronde è ancora fattibile arrivare a Milano partendo da Roma "in groppa ad un somaro !!!"


Notate in questa immagine sotto come i Volumi Down siano marcatamente superiori ai Volumi UP mostrando una decisa disparità di forza esercitata dai venditori sui compratori. I Volumi totali (in alto in marroncino) non indicavano nulla di tutto questo. Come potete osservare, il risultato derivante dalla forza maggiore esercitata dai venditori (Causa) è stato un deciso ribasso delle quotazioni del future DAX(Effetto) passando da 7280 a 7210 (-70 ticks = 1750€ x singolo contratto future). La forza dei venditori ha decisamente superato la forza dei compratori e questo è possibile osservarlo in tempo reale grazie a moderni software ed a dati di qualità che tutti possiamo utilizzare se solo lo vogliamo.

Il mio suggerimento quindi, ancora una volta è quello di uscire dagli schemi "classici" di analisi e di "guardarsi un pò intorno" e vedere ciò che il mercato in termini di analisi già offre......... quindi il mio suggerimento è ancora una volta di spendere un pò più tempo nell'osservare ciò che il mercato già offre come possibilità di utilizzo, specie a chi ama come me fare analisi precise e puntuali evitando di spendere soldi per affidarsi a pseudo esperti che cercano di vendere cose che 90 volte su 100 la rete offre gratis.

Gianluca

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Flussi di volumi dinamici........anticipano i movimenti dei prezzi

Leggi anche questo mio post: Come leggere l'ingresso e l'uscita dei flussi di volume

La letteratura in materia di analisi tecnica è quasi esclusivamente dedicata all'analisi dei prezzi in quanto storicamente non esistevano analisi fatte sui volumi se non per il semplice volume aggregato di fine giornata o volume aggregato della singola candela se osservato su barre intraday (solo dopo il 1992).
Nel 1992 con l'avvento del mercato telematico, le regole sono cambiate ed i paradigmi nonché le variabili disponibili per poter analizzare il mercato nella sua interezza, sono diventate decisamente più complete e significative. L'analisi tecnica però non si è evoluta di pari passo con l'avvento del flusso telematico in tempo reale ed ha continuato ad utilizzare metodologie e paradigmi sfruttati fino ad allora per le analisi fondate su candele daily end of day, nella migliore delle ipotesi si è fatto un piccolissimo passo avanti semplicemente analizzando candele a minuti e non più solo daily.
Questo però è dovuto ad un semplice limite umano che con difficoltà riesce a cogliere sin da subito le potenzialità dovute alle evoluzioni tecnologiche e con ancor più grande difficoltà riesce ad abbandonare le metodologie utilizzate fino ad allora per evolverle o ricreare nuove logiche che permettano di sfruttare in pieno le nuove potenzialità date dalla tecnologia. Spesso in casi simili, si creano addirittura correnti di pensiero volte a sminuire e screditare le "novità" semplicemente perché la stragrande maggioranza con difficoltà riesce ad adattarsi al "NUOVO" più efficiente, migliore, ma per naturale evoluzione......"diverso"......... e come sempre accade, "L'UOMO" tende a guardare in malo modo tutto ciò che è "diverso".
Diverso però non significa migliore o peggiore, ma semplicemente differente dal comune e quindi se poco comune, significa anche poco condiviso e spesso capito poco o male.
Einstein con grande difficoltà e solo dopo svariati anni dalla sua scoperta riuscì a far comprendere alla comunità scientifica la valenza della teoria della relatività, teoria che oggi viene considerata la maggior scoperta di sempre in campo scientifico.
Copernico e Galileo sono altri esempi simili, come anche Leonardo da Vinci, Nikola Tesla o lo stesso Cristoforo Colombo che con grande difficoltà riuscì a trovare chi finanziasse la sua missione "visionaria", e ancora tanti altri nella storia.
Semplicemente "L'UOMO" per sua "ignoranza" e "pigrizia" tende a demonizzare il nuovo perché non lo comprende.
Ecco quindi che dal 1992 il mercato mette a disposizione dell'osservatore una variabile prima non disponibile, ovvero il volume del singolo scambio e lo separa tra scambio/volume in acquisto e scambio/volume in vendita permettendo una marcata evoluzione nell'analisi del mercato stesso se si è in grado di mettere tale informazione all'interno di un contesto ed una metodologia di analisi efficiente e più innovativa, fondata su variabili e logiche differenti dalle logiche passate e soprattutto che sfrutta informazioni puntuali e rilevate in modo assai preciso.
Ecco quindi che si crea un nuovo modo di fare analisi, un'analisi fatta direttamente sui volumi, ma non identificandoli in modo statico ed aggregato come si richiede per l'analisi del Volume Profile, ma fatta in modo dinamico, su strumenti di rilevazione dinamici, come dinamico è il mercato stesso.
Ecco quindi che, come si fa con l'analisi tecnica "tradizionale" basata sul prezzo in cui identifichiamo supporti e resistenze di prezzo, Testa e spalle, Flag, Pennant, canali ecc.....allo stesso modo possiamo rilevare sulla stessa base logica come supporti e resistenze di volume (veri supporti e resistenze di volume), fatte su un indicatore di volume dinamico, ci permetta di identificare anche supporti e resistenze dinamiche di volume, quindi trend line di volume, testa e spalle fatti su indicatori di volume, canali, flag ecc.... disegnati su indicatore di volume..........un indicatore dinamico, che misura le dinamiche dei flussi di denaro, come dinamico è il mercato nella sua evoluzione di formazione dei prezzi.
Questo per un motivo molto semplice che è alla base del primario concetto di economia, ovvero la dinamica "domanda - offerta" che muove i prezzi, così come è il denaro la forza motrice dei prezzi di borsa. Se analizzo dove vanno i soldi (Volumi), posso dedurre dove andranno i prezzi spinti da quei soldi (volumi). Ecco dunque che le dinamiche dei flussi monetari, con le loro spinte, i loro impulsi e le loro tempistiche, se analizzate in modo corretto ed adeguato permettono di identificare con un certo margine di anticipo dove quelle forze esercitate dal denaro (volumi), spingeranno i prezzi.
E' fondamentale quindi non dimenticare che in economia una cosa acquista valore perché molti la vogliono e quindi dimostrano di avere un crescente interesse in quella cosa (manifestazione di interesse) che come conseguenza di ciò aumenta di valore e non viceversa, ovvero che una cosa per il fatto di possedere un elevato valore (costa di più) allora tutti la vogliono. L'uomo non desidera acquistare una cosa che costa tanto ( in questo caso, se così fosse parleremmo di voler possedere uno "STATUS" e non di fare un AFFARE), ma desidera acquistare una cosa che è di grande interesse e che tutti vogliono e che quindi per diretta conseguenza di ciò, acquista di valore. Un diamante è prezioso non perché costa tanto, ma perché è raro, difficile da trovare e quindi essendocene pochi, tutti vogliono quel bene raro che quindi si è disposti a pagare in misura crescente e quindi acquista di valore.
Ecco dunque che la dinamica del denaro (volume) viene prima del prezzo il cui valore è la diretta conseguenza di quella dinamica.
Pertanto le dinamiche dei volumi sono le anticipatrici delle dinamiche dei prezzi che risultano quindi essere la naturale conseguenza delle dinamiche di volume, e le analisi sulle dinamiche dei volumi "DEVONO" essere effettuate su strumenti dinamici che colgano la peculiarità di tali dinamiche differenziando le forze degli acquisti dalle forze delle vendite e non su strumenti di analisi statici come i Volume profile che misura solo i livelli dove ci sono volumi passati, statici e non differenziati tra volumi di acquisti e volumi di vendita, ma semplicemente volumi totali aggregati.
Dire che su un certo livello sono passati 1000 contratti totali è molto diverso dal dire che su quello stesso livello sono passati 1000 contratti di cui 800 in acquisto e solo 200 in vendita............le informazioni fornite dalla seconda metodologia di analisi sono decisamente più complete e significative e mi permettono di sapere all'istante quale forza è prevalsa in quei 1000 contratti sviluppati a quel determinato livello, permettendomi di sapere con precisione immediata quale forza/direzione esercita la spinta primaria.
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E' evidente in queste due immagini molto semplici e basiche ma significative, come l'indicatore del flusso di volume (linea blu) anticipasse sia la salita dei prezzi iniziale, che la discesa dei prezzi in secondo momento. Si evidenzi anche nel dettaglio, come i prezzi reagiscano in ritardo rispetto ai movimenti di volume................il motivo ?
SEMPLICE !!! ...........i prezzi sono la diretta e naturale conseguenza di dove finiscono i soldi (volumi) e per il principio sopra descritto, i soldi muovono i prezzi.
Provate a fare questa analisi, puntuale nella tempistica, nella quantità di volumi spostati e nella direzione dei volumi stessi con i Volume Profile !!!!
Il massimo che riuscireste a fare con i Volume Profile sono "deduzioni approssimative" per il semplice fatto che sono protocolli ideati circa 30 anni fa per "dedurre" verso dove probabilmente si muoveranno i prezzi in funzione di ipotesi e figure non più valide e chiaramente smentite da qualsiasi testo di statistica in cui si parli di sbilanciamenti e indice di "Skewness".
Come più volte ho ribadito in diverse occasioni e sedi, la scienza è tale perché è replicabile in modo oggettivo da chiunque la applichi ed è comprovata da equazioni certe e dimostrate. Una scienza non diventa tale perché utilizzata da tanti in modo non corretto e quindi acquista carattere di "autoreferenziazione" e di veridicità. In questo caso diventa una "usanza" che lascia il tempo che trova se si valuta la sua affidabilità in quanto non si può definire in quanti la "usano".


Un saluto a tutti
Gianluca